Quando si sente parlare di arte classica o rinascimentale si fa subito riferimento ad un’arte lontana da noi, distante dalla nostra cultura e dall’arte contemporanea. Tutto ciò può essere vero solo in parte.
Le opere contemporanee sono infatti spesso un influenzate sia della società contemporanea che dagli studi e dalle opere dei grandi artisti del passato.
Scopri 5 artisti contemporanei che si sono lasciati ispirare dalle grandi opere del passato
Ecco alcuni degli artisti contemporanei che hanno deciso di reinterpretare l’arte classica secondo il loro stile personale:
- La Venere di Milo rivisitata da Daniele Fortuna
- Il Vangelo secondo Banksy
- Tomoko Nagao e la sua Ultima Cena
- La (ri)nascita di Venere di David LaChapelle
- Love me or like me: il classico di Canova per Mr. Savethewall
La Venere di Milo rivisitata da Daniele Fortuna
Realizzata nel 130 a.C., la Venere di Milo di Alessandro di Antiochia è stata spesso usata come fonte di ispirazione tra gli artisti più celebri ed importanti dei secoli scorsi. Si basti pensare che la statua è stata la fonte di ispirazione del quadro La libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix, simbolo della Rivoluzione Francese e della Francia; anche Salvador Dalì rimase colpito dall’opera ellenistica e le dedicò l’opera intitolata la Venere di Milo con cassetti del 1936. Tra gli artisti contemporanei anche Daniele Fortuna, noto artista italiano conosciuto per la sua maestria nell’uso e nella realizzazione di sculture in legno, non ha resistito al fascino della più famosa scultura greca.
Daniele Fortuna ha infatti riprodotto la scultura nel proprio stile; realizzata in legno a livelli sfalsati e dai colori brillanti, Fortuna ha riproposto la statua intitolandola Venus Clouds. L’artista è noto per trarre ispirazione dalle statue dell’antichità e dai soggetti più celebri dell’antica Grecia, riproponendoli però in chiave moderna ed attuale, permettendo così alle opere antiche di rivivere anche oggi. La scultura di Fortuna è colorata da un azzurro chiaro e dettagliata da nuvole bianche che ricoprono l’intero corpo.
“Se si guarda tutta la storia dell’arte, c’è sempre stato un rifare qualcosa di già esistente prima; e quindi, invece di cercare l’assoluta originalità, secondo me bisogna concentrarsi su quello che abbiamo (anche perché comunque il bagaglio culturale che abbiamo è fantastico ed è da omaggiare) e renderlo più contemporaneo aggiornandolo.” - Daniele Fortuna
Dal marmo della statua originale situata al Museo del Louvre di Parigi, al legno della scultura di Daniele Fortuna, l’artista ha voluto “accorciare le distanze” con l’arte classica che, secondo lui, per molti viene vista come intangibile e inarrivabile, proprio per la sua distanza temporale rispetto a noi ma anche per la “sacralizzazione” che questa arte ha ottenuto nel corso degli anni.
Il Vangelo secondo Banksy
Lo street-artist contemporaneo più irriverente della scena, Banksy, ha voluto criticare il consumismo nell’opera Sale Ends Today richiamando alle scene bibliche tipiche del XVI e XVII secolo.
Nonostante il richiamo a scene religiose sia evidente, l’opera manca di connotati religiosi; le quattro donne tormentate presenti nel dipinto sono prostrate sotto un cartello che recita Sale Ends Today (La vendita termina oggi). Gli abiti delle donne, caratterizzate da drappeggi ricchi di morbide pieghe, e i loro corpi sono realizzata secondo il tipico stile della Street Art, ovvero lo stencil in bianco e nero che permette di dare volume alle figure, ottenendo così un effetto tridimensionale. Le figure risultano così precise, caratteristica in contrasto con la scritta Sale Ends Today realizzata con un carattere spesso, a tratti infantile.
I soggetti dell’opera sono in “lutto” per la chiusura delle vendite. Questi personaggi sono ispirati a quelli del Vangelo, i quali sono spesso raffigurati come convulsi e addolorati ai piedi della Croce con Gesù nell’iconografia classica. Tuttavia, Banksy decide di collocare al centro dell’opera il cartello rosso acceso piuttosto che il tradizionale Gesù Cristo, questo perché lo street-artist vuole prendere di mira la cultura del consumismo e la sua inarrestabile crescita, che le ha conferito uno status quasi-sacro. L’opera Sale Ends Today si configura così come una potente critica alla società capitalistica del ventunesimo secolo e alle sue nuove ed effimere divinità.
Attraverso l’unione di icone rinascimentali e efficaci slogan, Banksy esamina il consumismo di oggi, lo stato dell’arte e la sua esposizione nella società. La sua analisi della nostra società materialista si esprime infatti attraverso un fervore quasi religioso con cui l’intero mondo guarda il vero idolo, ovvero il consumismo.
Tomoko Nagao e la sua Ultima Cena
Conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo, L’ultima cena di Leonardo da Vinci è diventata una vera e propria icona dell’arte. Anche questo grande classico della storia dell’arte rinascimentale è stato reinterpretato da numerosi artisti contemporanei. Tra questi anche l’artista giapponese, Tomoko Nagao, ha voluto rendere omaggio all’opera italiana realizzando la sua versione in stile Micropop e Superflat.
L’affresco a olio conservato nel refettorio dei Benedettini in Santa Maria delle Grazie a Milano, viene interpretato in chiave Pop e contemporanea da Tomoko Nagao. Nell’opera The last supper sono raffigurati Gesù e tutti gli Apostoli mentre consumano una cena a base di McDonald’s su un tavolo apparecchiato con una tovaglia Ikea insieme ad altri riferimenti della cultura contemporanee a noi molto familiari, come la Nutella, la compagnia di aerei low-cost Easy Jet e Coca-Cola.
L’artista ha studiato la composizione del suo lavoro con l'aiuto di Mario Taddei, uno dei più grandi esperti internazionali dell'opera di da Vinci. Tomoko decide di mantenere la composizione originaria, i colori sbiaditi e tutti gli oggetti presenti nell’affresco arricchendo la composizione con i diversi simboli e richiami alla società contemporanea.
La (ri)nascita di Venere di David LaChapelle
Ispirato al capolavoro del Rinascimento italiano, il fotografo David LaChapelle ha voluto realizzare uno scatto fortemente ispirato all’opera di Botticelli ma in chiave contemporanea. Se, infatti, l’opera rinascimentale si intitola Nascita di Venere, LaChapelle ha voluto chiamare la sua opera Rebirth of Venus (ovvero rinascita di Venere).
Tutto nello scatto di LaChapelle vuole richiamare alla celebre opera: dalla postura e il posizionamento di Venere al centro della composizione, alla presenza di Zefiro e l’iconica conchiglia, che questa volta non fa da palco alla Venere ma viene anch’essa modernizzata e percepita in modo unico.
Rebirth of Venus è un esempio perfetto di come un fotografo moderno possa ricreare l'arte storica, raffigurando la cultura contemporanea e le tendenze della moda che ci circondano oggi. Ovviamente, la composizione e i personaggi sono stati reinventati per reinterpretare la cultura dei giorni nostri.
Le opere del fotografo riescono sempre a mescolare con sapienza le influenze dell’arte classica, sia rinascimentale come in questo caso ma anche quella barocca, con gli influssi onirico-surrealisti e quelli della contemporaneità tecnologica.
Love me or like me: il classico di Canova per Mr. Savethewall
Icona del Neoclassicismo Amore e Psiche di Antonio Canova è stata anch’essa realizzata grazie all’ispirazione che Canova ebbe dalla fiaba omonima di Apuleio.
Lo street-artist italiano, Mr. Savethewall, ha voluto omaggiare la fiaba e il gruppo scultore di Canova dipingendo una tela intitolata Love me or like me in cui venivano rappresentati i due protagonisti della storia in chiave moderna; Psiche appare infatti mentre tiene in mano uno smartphone per immortalare il bacio con Amore.
L'artista reinterpreta così un grande classico con maestria ed eleganza, inserendo elementi dei giorni nostri che rendendo l’opera decisamente attuale.