Una relazione interessante quanto complessa affonda le radici nell’incontro tra arte e moda: due mondi così diversi ma così simili, che da sempre si corteggiano e collaborano per espandere i propri orizzonti creativi.
Fin dagli albori, arte contemporanea e moda si sono riflesse l’una nell’altra: sempre più stilisti si sono lasciati ispirare dall’arte, e gallerie e musei di tutto il mondo hanno dedicato esposizioni ai grandi nomi della moda.
Dall’incontro diretto di queste due forme d’espressioni sono nate vere e proprie collaborazioni che hanno portato un nuovo valore al brand e permesso agli artisti di espandere il proprio pubblico. Tra artisti e couturiers, non si contano coloro che hanno investito nel matrimonio creativo tra le moda e arte.
Da Marco Lodola x Dior a Jeff Koons x Louis Vuitton, da Kaws x Uniqlo a Damien Hirst x Alexander McQueen, da Keith Haring x Fiorucci a Takashi Murakami x Off White. Di seguito esploriamo i dietro le quinte di sei delle nostre collaborazioni preferite, esempi perfetti di una relazione fruttuosa e simbiotica.
Marco Lodola x Dior
Dopo la collaborazione con Mariella Senatore per la Collezione Cruise 2021, che ha incantato gli amanti del fashion e dell’arte con le meravigliose luminarie salentine, Maria Grazia Chiuri ha da poco lanciato la nuova partnership Marco Lodola x Dior, presentata con la Collezione Fall 2021.
Classe 1955, l’artista è tra i fondatori del Nuovo Futurismo, che interpreta in chiave contemporanea i tratti principali della corrente del Futurismo. Attraverso ingredienti presi dai fumetti, dalla pubblicità e dai mass media, la ricerca dei nuovi futuristi ruota attorno ai concetti di modernità e progresso.
Nelle vetrine dei flagship store di Dior, arte contemporanea e moda sbocciano nella prossimità. Marco Lodola illumina i capi con le sue coloratissime opere, pensate ad hoc per ognuno dei 400 punti vendita sparsi in tutto il mondo. Da Roma a Seoul, passando per Shanghai e Atene, le installazioni a led sono state progettate per un armonioso incontro tra il gusto di Dior e l’anima della città che lo accoglie.
Marco Lodola x Dior
Tra i risultati più spettacolari, l’opera che illumina la facciata dei grandi magazzini di Saks, sulla Fifth Avenue di New York. Le figure di Lodola occupano le vetrine centrali e gli spazi interni del negozio, sposando i colori della nuova collezione della stilista Maria Grazia Chiuri.
Attraverso la collaborazione con Lodola, il vocabolario della casa di moda mescola arte, storia ed eleganza, concependo un linguaggio universale di bellezza ispirata al gusto pop e divertente dell’artista.
Jeff Koons x Louis Vuitton
Discussa, criticata, eppure di grande successo sul mercato è la collaborazione Jeff Koons x Louis Vuitton del 2017. La casa di moda ha lanciato una collezione ispirata ai capolavori dei più grandi nomi della storia dell’arte, ricreati e firmati dall’artista statunitense e stampati sulle borse più iconiche e sugli altri accessori, come portachiavi e foulard.
La collezione, intitolata Masters, è stata presentata in due capitoli. Il primo ruota attorno alle opere di Da Vinci, Tiziano, Rubens e Van Gogh, il secondo si ispira invece ad artisti come Monet, Gauguin, Manet e Poussin. Jeff Koons si è servito degli accessori LV come della tela bianca, riconducendone le forme e i colori all’estetica dei Grandi Maestri da lui selezionati.
L’arte secondo Koons è per tutti e si può indossare, portare con sé per strada o al bar. Il carattere forte - e, secondo alcuni, eccessivamente oltraggioso - della collezione Jeff Koons x Louis Vuitton l’ha resa un vero successo planetario in termini mediatici.
Non è la prima volta per la grande casa di moda, che in passato ha collaborato con Yayoi Kusama e Takashi Murakami per il lancio di limited edition di pelletteria.
Jeff Koons x Louis Vuitton
Kaws x Uniqlo
Presentata al pubblico nel 2019 in occasione dell’anniversario del brand giapponese, Kaws x Uniqlo è una capsule collection che vede gli iconici grafismi e i soggetti cartoon dell’artista comparire su una linea ambitissima di vestiario.
A poche ore dall’uscita, Uniqlo x Kaws ha polverizzato i record di vendita. Le telecamere dei giornalisti hanno inquadrato centinaia di ragazzi trascorrere la notte davanti ai flagship store del marchio, per assicurarsi a ogni costo un esemplare della collezione, precipitandosi nei negozi all’orario di apertura.
Ispirato a un viaggio di Kaws in Giappone, Companion è il suo personaggio più iconico, protagonista della capsule in collaborazione con Uniqlo. Si tratta del primo dei “toys” dell’artista. Tra gli altri, Accomplice, Chum, Bendy, BFF e Bearbrick, ispirati a personaggi preesistenti nel mondo Pop e della cultura di massa.
L’ultimo capitolo della partnership Uniqlo x Kaws nasce per celebrare la mostra “KAWS Tokyo First”, visitabile nella capitale giapponese tra il 16 luglio e l’11 ottobre 2021. La collezione presenta diversi modelli di t-shirt, nonché accessori come borse e tazze, e prevede una proposta kidswear.
Kaws x Uniqlo
Nella sua brillante carriera, Kaws vanta collezioni realizzate con altri pilastri della moda, tra cui Dior, Comme des Garçons e Air Jordan. Per l’artista e la sua poetica, si tratta di molto più che semplici collaborazioni.
“Ho sempre pensato che il mondo della fine art fosse ipocrita e snobbasse i prodotti. Non ho mai considerato di creare solo prodotti o solo dipinti, voglio fare tutto ciò allo stesso tempo e vedere cosa accade.”
Damien Hirst x Alexander McQueen
La prima, preziosissima collaborazione di Damien Hirst con uno stilista, Alexander McQueen, si traduce in una limited edition e in un video sorprendente, realizzato dal regista norvegese Sølve Sundsbø.
La collezione, realizzata nel 2013 per celebrare il decimo anniversario dell’iconica skull scarf ideata da McQueen, prevede trenta sciarpe, che rilanciano la serie Hirst’s Entomology. Nei motivi che colorano gli accessori in seta, chiffon, twill e cashmere di McQueen, farfalle, ragni e altri insetti si compattano a formare il suo iconico teschio.
Nel video di presentazione della collezione Damien Hirst x Alexander McQueen, quattro corpi femminili danzano con grazia a velocità rallentata. I loro volti sono completamente celati dai foulard, che svolazzano aderendo ai corpi in movimento come una seconda, elegantissima pelle.
Damien Hirst x Alexander McQueen
Keith Haring x Fiorucci
Elio Fiorucci, fondatore del noto brand Fiorucci, inaugura nel 1967 il primo shop in Galleria Passarella a Milano, nei pressi di San Babila.
Grazie al suo inconfondibile carattere sperimentale e alla sua carica pop, il dietro leggendario brand di moda si afferma brevemente sulla scena internazionale. Elio Fiorucci incontra e stringe amicizia con gli artisti più in voga del momento, tra cui Andy Warhol e Keith Haring.
Tra il 1983 e il 1984, è proprio Keith Haring a occuparsi del restyling completo del negozio Fiorucci di Milano. Street art e moda si incontrano dado vita a un capolavoro leggendario.
L’artista progetta un vero e proprio intervento di Action painting, decorando gli interni dello store, armato di creatività e bomboletta spray.
Keith Haring x Fiorucci
Uno dei pannelli delle pareti dipinte da Keith Haring è disponibile presso la Galleria Deodato Arte. Fiorucci Wall è un esclusivo pezzo unico realizzato a mano dall’artista con pittura spray su pannello in legno.
Takashi Murakami x Off White
Risale al 2018 la collaborazione Takashi Murakami x Off White. Per l’occasione, l’artista e Virgil Abloh, fondatore della casa di moda che fa impazzire i Millennials e la generazione Z, hanno lanciato una capsule collection di borse intitolata Future History, dall’omonima mostra organizzata dai due presso la Gagosian Gallery di Londra.
Le tote bag sono realizzate in quattro colori: rosa, bianco, nero e giallo. Si tratta del connubio perfetto tra l’alfabeto diverso e complementare di due artisti e visionari, vere e proprie opere che trascendono le loro pratiche individuali.
Takashi Murakami x Off White
Il primo incontro della coppia risale a più di dieci anni fa, quando Murakami progetta la copertina di un album di Kanye West mentre Abloh lavora come suo direttore creativo. Da questo momento, il loro rapporto è destinato a divenire sempre più sinergico.
Meno recente è la collaborazione che ha visto Virgil Abloh e Takashi Murakami dipingere a mano una serie di T-shirt one-of-a-kind. In questa storia a quattro mani emerge il desiderio dei due di esistere, di partecipare al presente e di dargli forma, fuggendo dalla categorizzazione furiosa e abbattendo le barriere che in passato hanno presentato arte e moda come due sistemi lontani e strutturalmente incompatibili.