David LaChapelle e Tedua - Ancora una volta insieme per Paradiso, il nuovo album del rapper italiano

Il 24 maggio 2024 uscirà il nuovo album del rapper italiano Tedua che concluderà la trilogia della Divina Commedia. Ancora una volta a firmare la copertina dell’album Paradiso di Tedua sarà David LaChapelle, il quale ha già realizzato la cover per gli altri due album, Inferno e Purgatorio.

“Ero alle Hawaii con David La Chapelle, in un vero giardino dell’Eden. Stavamo spaccando ma non c’era ancora lo scatto definitivo per la copertina. Gli dissi: ‘David fammi una foto mentre mi tuffo!’. Una volta bagnato il vestito, sarebbe stato inutilizzabile ma lui mi assecondò, immortalando il tutto buona la prima. Ciò che ha reso magica questa unione è che la scia dell’abito formò una diagonale. La stessa che ritroviamo nelle copertine ‘Inferno’ e ‘Purgatorio’, precedentemente scattate, come simbolo di confine tra i due mondi”. - Tedua

L’amicizia tra David LaChapelle e Tedua

L’amicizia tra il noto fotografo di fama mondiale David LaChapelle e il rapper Tedua ha lasciato il segno in questi anni. Gli scatti del “Fellini della fotografia”, così viene definito LaChapelle, non hanno solo fatto da copertina agli ultimi album del rapper italiano! David LaChapelle ha, infatti, chiesto a Tedua di fare da musa per la sua ultima serie di lavori Station of the Cross presentata in esclusiva presso la Galleria Deodato Arte.

14 scatti che partono dal luogo in cui Gesù viene condannato a morte per concludersi con il luogo della resurrezione. Intristo di teatralità, l’itinerario devozionale è costernato da figure simboliche ispirate all’epoca medievale e a quella post-moderna. Tuttavia, LaChapelle ripropone il repertorio iconografico cristiano in chiave kitsch: rimescola codici semantici, attingendo dalla notorietà delle immagini per fornirci nuovi significati legati al mondo contemporaneo. 

Plastici, scolpiti, dai colori esagerati, i soggetti delle fotografie di LaChapelle reinterpretano la secolarizzata cultura visiva del sacro. Così l’artista coinvolge lo spettatore nella sua personale riflessione sulla concezione della religiosità odierna.