Era il 9 novembre 1989 quando il Muro di Berlino, che per quasi trent’anni aveva diviso la capitale tedesca, cadde e venne preso d’assalto pacificamente da migliaia di cittadini. Cittadini di Berlino Est e Berlino Ovest furono da quel momento riuniti e, insieme, festeggiarono la fine della divisione.
Per celebrare il trentatreesimo anniversario ripercorriamo la storia del muro di Berlino con graffiti celebri e la creazione dell’East Side Gallery, la galleria d’arte all’aperto più estesa al mondo.
Keith Haring e la sua opera sul Muro di Berlino
Nel 1986, appena tre anni prima della caduta del muro di Berlino, Keith Haring venne chiamato dal Mauermuseum (Il museo del muro) per realizzare un murales. Il museo chiese a Keith Haring di ricoprire una porzione del muro lunga circa 300 metri. Haring poté realizzare la sua opera d’arte solamente nella facciata ovest del muro dato che nella zona est non ci si poteva avvicinare.
Quando Haring si recò a Berlino per realizzare l’opera, l’artista era già conosciuto e apprezzato tanto che il suo arrivo nella capitale ebbe una grande risonanza mediatica.
L’opera venne realizzata in appena un giorno e distrutta nello stesso lasso di tempo. Del murale realizzato il 23 ottobre 1986 da Keith Haring oggi rimangono solo le celebri immagini che ritraggono l’artista davanti all’opera.
Il messaggio che Haring voleva veicolare era quello di unione e fratellanza tra i popoli della Germania dell’Est e della Germania dell’Ovest. Per far ciò nell’opera di Haring, Muro di Berlino venne dipinto di giallo e sopra quella base venne disegnata una lunga catena di figure umane unite dalle mani ai piedi. Le figure, realizzate nello stile tipico di Haring, furono realizzate usando i colori rosso e nero così che, una volta terminato, il murales era costituito solamente da tre colori: il giallo, il rosso e il nero, ovvero i colori della bandiera tedesca.
Il messaggio non era rivolto a nessuna delle due zone nello specifico, anzi, l’intento di Keith Haring era semplicemente quello di vedere un giorno entrambi i popoli riuniti.
La catena rappresenta l’unità delle persone, dipingo queste nei colori della bandiera tedesca dell’est e ovest, nero rosso giallo. - Keith Haring
Già il giorno dopo la realizzazione del murale, l’opera fu rovinata ed imbrattata dalla vernice. Quando venne fatto notare a Haring che del suo dipinto non era rimasto quasi più nulla, egli rispose semplicemente che i graffiti sono arte pensata temporaneamente e che alle volte era lui stesso a ricoprire le opere di altri suoi colleghi essendo questo il destino e la bellezza stessa del graffitismo.
Il 9 novembre 1989 il murales di Haring sembrò prendere vita. Persone sia da Berlino Est che da Berlino Ovest si trovarono riunite e formarono dei veri e propri cordoni umani, così come era stato raffigurato nel murale di Haring appena tre anni prima.
Berlino - East Side Gallery
Tra il 1990 e il 1992 oltre 100 artisti da tutto il mondo si riunirono e dipinsero i resti del muro collocati nel quartiere di Friedrichshain a Berlino. Dal 1992 questo “pezzo” del muro di Berlino con graffiti lungo ben 1,3 km è diventata una vera e propria galleria d’arte a cielo aperta.
Nel 1989, la porzione del muro dove oggi sorge a Berlino East Side Gallery - chiamata così perché il muro era nel lato Est della città - era completamente bianca, e fu donato come “tela bianca” ad artisti provenienti da tutto il mondo per realizzare il proprio murale. Dal 1992 la galleria a cielo aperta viene protetta come se fosse un vero e proprio monumento.
A Berlino, East Side Gallery è interamente dipinta con graffiti riguardanti temi come la pace, la fine della Guerra Fredda, la solidarietà e la libertà. Tra i graffiti più famosi troviamo quelli di Dmitri Vrubel, Gabriel Heimler, Birgit Kinder e Thierry Noir.
Dmitri Vrubel - My God, help me survive this mortal love
Tra i graffiti Muro di Berlino, quello realizzato da Dmitri Vrubel, My God, help me survive this mortal love è certamente uno dei più famosi e celebri. L’opera ritrae Leonid Il’ič Brežnev e Erich Honecker, rispettivamente Segretario Generale dell’URSS e Presidente della DDR mentre si scambiano un bacio.
Sui resti del Muro di Berlino, Graffiti Bacio è una tra le opere più famose ed è conosciuta anche come The Mortal Kiss.
Gabriel Heimler - Der Mauer Springer
L’opera di Gabriel Heimler, Der Mauer Springer (letteralmente Il Saltatore del Muro) raffigura un uomo che è intento a saltare il muro. In quest’opera l’artista celebra e rende omaggio alle centinaia di persone che tentarono la fuga dalla Germania dell’Est alla Germania dell’Ovest, di cui la maggior parte venne uccisa nel compiere questo fatale gesto.
Birgit Kinder - Test the Best
Tra le opere che celebrano la caduta del Muro di Berlino, Graffiti come Test the Best di Birgit Kinder hanno un profondo valore simbolico. L’opera ritrae un auto, una Trabant, che sfonda il muro. La macchina era prodotta durante gli anni della Guerra Fredda in URSS e venne usata dai cittadini di Berlino Est per fuggire nella Berlino Ovest dopo la caduta del muro.
La targa della macchina che sfonda il muro ha la targa con la scritta Nov 9-89, ovvero la data della caduta del Muro di Berlino.
Thierry Noir - Hommage an die junge Generation
Thierry Noir è stato uno dei primi artisti stranieri a dipingere il muro una volta caduto. Con l’opera Hommage an die junge Generation (Omaggio alle giovani generazioni) l’artista dipinge le sue iconiche teste ovali colorate dedicando il murale alle giovani generazioni.
Lo stile dell’artista è semplice e lineare perché già agli inizi degli anni ‘80 Noir dipingeva illegalmente sul muro di Berlino nel lato Ovest. Thierry Noir fu uno dei primi ad innescare quella che oggi possiamo definire una rivoluzione artistica.