Era il 1987 quando l’artista più quotato al mondo Jeff Koons e la pornostar Ilona Staller, meglio conosciuta come Cicciolina, si incontrarono per la prima volta. Da quel momento iniziò una storia d’amore durata più di dieci anni ma finita tragicamente tra i banchi del tribunale.
La coppia si conobbe quando entrambi erano all’apice della propria carriera nei rispettivi campi, lui 32 anni e lei 35 anni. Koons venne subito attratto dal mondo proibito in cui la Staller lavorava e le chiese di realizzare un film che però non vide mai la luce.
Jeff Koons: Made in Heaven - Le foto dello scandalo
Il video a luci rosse tra i due non venne mai realizzato, ma al suo posto vennero create delle opere-scandalo dal titolo Made in Heaven. Koons in questa serie di opere è protagonista insieme a Ilona Staller di scatti realizzati durante un amplesso sessuale, in cui fiori e farfalle fanno da cornice. Cicciolina e Jeff Koons, per questi scatti, hanno utilizzato il fotografo e gli sfondi abituali dei film di Ilona per creare l'estetica distintiva associata a queste immagini profane. Sfumando i confini tra arte e pornografia, in Made in Heaven Jeff Koons ha sfidato le convenzioni del gusto artistico, incoraggiando il suo pubblico a prendere le proprie decisioni su ciò che è accettabile e su cosa, invece, non lo è.
Jeff Koons e Ilona Staller sono quindi un Adamo ed Eva moderni posti all’interno di un paese delle meraviglie. Il successo di questi scatti proibiti ha portato successivamente alla realizzazione di sculture policrome e in vetro.
Jeff Koons - Ilona Staller: figlio, matrimonio e la crisi
Lei ungherese naturalizzata italiana, lui americano; nessuno dei due conosceva la lingua dell’altro. Eppure, grazie all’aiuto di interpreti la relazione sembra proseguire a gonfie vele, tanto da arrivare alle nozze nel 1991 a Venezia. Tra l’Italia e l’America, i due novelli sposini decidono di trasferirsi a Monaco di Baviera dove nel 1992 nasce il primogenito della coppia Ludwig Koons.
Poco dopo la nascita di Ludwig, il matrimonio della coppia naufraga e porta i due all'inizio di una lunga battaglia legale che arriva sino ad oggi.
Nel momento in cui il matrimonio tra i due stava naufragando inesorabilmente, Jeff Koons sarà il protagonista di una mostra itinerante dal titolo Post Human che lo consacrerà come artista-profeta.
Anche se l’amore tra i due ormai è del tutto sparito, Koons continua a trarre beneficio e ispirazione dall’incontro con Ilona e dalla nascita del figlio. Quest’ultimo è infatti il protagonista della serie Celebration, le cui opere iniziano a prendere vita intorno alla metà degli anni ‘90. Le opere celebrano la nascita del figlio attraverso quadri e sculture monumentali che riproducono oggetti legati a momenti spensierati.
Se da una parte la fama di Jeff Koons aumenta e il mondo dell’arte lo consacra come uno degli artisti contemporanei più famosi e quotati al mondo, dall’altra parte la vita di Koons è segnata da cause, tribunali e avvocati. Cliente di uno degli studi legali più potenti d’America, Koons riesce a vincere la causa sul suolo statunitense contro l’ex moglie e ad ottenere la custodia esclusiva del figlio.
Questa vittoria, però, non è gradita a Ilona Staller, la quale sotto copertura, e cambiando addirittura il colore dei capelli, rapisce il figlio per portarlo a Roma, dove rimarrà sotto la sua tutela fino al compimento della maggiore età.
Una storia di eccessi, così come lo sono i protagonisti della vicenda, i cui contenziosi sembravano essere ormai del tutto chiusi.
Ilona e la causa da 21 milioni di dollari a Sotheby's
Quando ormai tutto sembrava concluso, ecco che nel 2019 l’ennesimo processo e scandalo investe la Jeff Koons e Ilona Staller. Opere della serie Made in Heaven erano state battute all’asta dal colosso delle case d’asta Sotheby's di New York, senza averle dato i diritti d’autore
L’attrice ha inviato a New York il suo avvocato Luca di Carlo, già noto per essere riuscito a far assolvere l’attrice per il rapimento del figlio, per ottenere un risarcimento da 21 milioni di dollari.
“È ingiusto che Sotheby's abbia messo in circolazione quelle fotografie utilizzando la mia immagine, senza il mio permesso e senza pagarmi i diritti d'autore. Anche Koons non ha il permesso di utilizzare la mia immagine e non ha mai pagato".
Avremo mai un epilogo a questa anti-fiaba moderna?
Scopri di più sulla vita e le opere dell’artista che nel 2019 ha visto battere all’asta una delle sue opere per un valore di 91 milioni di dollari consacrandolo ad artista vivente più quotato al mondo.