Era il 1928 quando il personaggio di Topolino prese vita per la prima volta e divenne il protagonista del primo cortometraggio intitolato L'aereo impazzito. A quasi un secolo di distanza, il personaggio ideato da Walt Disney riesce ancora a stupire grazie alle sue numerose trasformazioni!
Definito da subito simbolo di speranza, Topolino è riuscito a offrire conforto e sollievo comico in un momento in cui l’America stava affrontando il periodo storico conosciuto come Grande depressione.
Scopri le opere d’arte con protagonista Mickey Mouse
Dai grandi maestri dell’arte contemporanea agli artisti di Street Art, numerosi sono gli artisti che si sono cimentati nel creare la propria versione di Topolino rendendo l’immagine nota al pubblico di massa unica e una vera e propria opera d’arte. Scopri questi gli artisti che hanno reso iconico attraverso opere di Street Art e Pop Art, Topolino.
- Mimmo Rotella (1959)
- Roy Lichtenstein (1961)
- Andy Warhol (1986)
- Banksy (2004)
- Damien Hirst (2012)
- Mr. Brainwash (2018)
- Giuliano Grittini (2021)
Mimmo Rotella: Topolino (1959)
È il 1959 quando Mimmo Rotella realizza la sua versione di Topolino. Realizzato nel suo iconico stile, l’opera si propone come un decollage di una pubblicità italiana che annunciava l’uscita delle figurine di Topolino in edicola.
Grazie alle sue tecniche innovative, tra cui gli iconici strappi, Rotella è definito come uno degli artisti più influenti della seconda metà del ‘900.
Roy Lichtenstein: Look Mickey (1961)
Appena due anni dopo l’opera di Mimmo Rotella è Roy Lichtenstein a realizzare la sua versione del personaggio di Walt Disney Mickey Mouse. Opera intitolata Look Mickey, rappresenta un punto di svolta nella produzione artistica di Lichtenstein, essendo la prima opera non espressionista dell’artista e, al tempo stesso, la prima opera in cui viene usata la tecnica del Ben-Day, dei speech balloon e delle immagini comiche.
Attraverso l’uso di queste nuove tecniche, Liechtenstein crea un effetto di mezzatinta industriale, ovvero quel metodo di incisione per stampa tipicamente in chiaro e scuro; tuttavia l’artista decide di usare i colori alterando la colorazione della fonte originale e riducendola solamente all’uso di colori primari conferendole un aspetto "pop".
L’opera Look Mickey riprende l’immagine di un fumetto intitolato Donald Duck Lost and Found, illustrato da Bob Grant e Bob Totten, in cui si vede Topolino che ride dell’amico Paperino, il quale si è “pescato” da solo e che dice “Guarda Mickey, ho preso all'amo un pesce grosso!!”.
L’opera fa da ponte tra l’espressionismo astratto che ha caratterizzato le opere dell’artista sino a quel momento e le opere tipiche della Pop Art che segneranno un punto di svolta nella carriera di Lichtenstein. Le opere dell’artista saranno caratterizzate dal suo umorismo ironico oltre che per il loro valore estetico.
"Un giorno mi venne in mente di fare qualcosa che sembrasse uguale a un'illustrazione di un fumetto senza utilizzare i simboli dell'arte di allora: la pittura spessa e sottile, la linea calligrafica e tutto ciò che era diventato il segno distintivo della pittura negli anni '40 e '50. Facevo segni che ricordavano un vero e proprio fumetto". - Roy Lichtenstein
Andy Warhol: Quadrant Mickey Mouse (1986)
Un’altro artista che ha reso omaggio al personaggio di Mickey Mouse rendendolo ancora una volta unico e diverso dagli altri è stato il maestro della Pop Art, Andy Warhol. Opere Topolino erano già stata realizzate, una tra le più importanti è quella del 1981 che omaggiano il personaggio firmato Disney nella serie Myths. Topolino era immortalato con il suo grande sorriso e il suo look classico all’interno di un contesto dallo stile contemporaneo.
Nel 1986 Warhol decide di realizzare un'altra opera dedicata a Mickey, intitolata Quadrant Mickey Mouse. L’opera riprende la composizione usata da Warhol nel 1962 nell’opera dedicata a Marilyn Monroe, solo che in questo caso è il Topolino di Walt Disney ad essere il protagonista dell’opera.
Nell’opera di Warhol, Mickey è ripreso per quattro volte ed è colorato con colori brillanti e luminosi come il viola chiaro, il giallo e l’azzurro. L’artista ha più volte dichiarato che lui stesso avrebbe voluto diventare un’icona culturale tanto quanto il personaggio Disney, volendo ricreare il successo e l’impero artistico commerciale che Walt Disney era riuscito a creare. La stessa Factory di Warhol, lo studio dell’artista dove giovani artisti e attori si radunavano per creare opere e film, ricorda uno studio di animazione.
Warhol usa l’immagine di Mickey Mouse associandola alla spensieratezza, al gioco e all’innocenza infantile, caratteristiche che sono diventate peculiari dell’immagine di Topolino anche grazie all’influenza subita dai media. Un altro aspetto che Warhol vuole mettere in risalto è l’assenza di tempo che caratterizza Topolino; l’aspetto fresco e l’età invariata del personaggio rendono Mickey Mouse immortale e uno dei personaggi preferiti della storia americana.
Banksy: Napalm Girl (2004)
È nel 2004 che lo street-artist Banksy realizza la sua versione di Topolino, ben distante dall’immagine che i suoi predecessori gli avevano dato. L’opera che raffigura l’iconico personaggio è Napalm Girl dove viene ripreso lo scatto realizzato dal fotografo Nick Út a Kim Phùc, quando ancora bambina cerca di sfuggire ai bombardamenti al napal durante la Guerra del Vietnam.
La foto è diventata simbolo del conflitto, da qui la decisione di Banksy di riprendere questa immagine e trasformarla in una vera e propria denuncia nei confronti della società americana attraverso l’inserimento di due icone della società, ovvero Topolino e Ronald McDonald.
Nonostante il racconto che si distacca notevolmente dall’immagine spensierata di Mickey Mouse, il suo ruolo all'interno dell’opera rimane comunque quello di un personaggio riconosciuto globalmente come simbolo di felicità e fiducia. Come molte opere dello street artist però, la presenza di questi due personaggi all’interno di una scena così straziante può avere un significato ambivalente: Mickey Mouse e Ronald McDonald stanno aiutando la bambina a fuggire dalle bombe oppure la stanno accompagnando verso la fine?
Damien Hirst: Mickey (2012)
Un’immagine stravagante e che unisce alla perfezione l’immagine dello storico e, ormai, iconico personaggio con lo stile unico di un artista ce la regala Damien Hirst nel 2012 con l’opera Mickey.
L’opera vuole rendere omaggio a questa icona universale su richiesta della Disney. Hirst, però, raffigura Topolino nel suo personalissimo stile; l’artista è infatti noto per i suoi Spot Paintings tanto da decidere di trasformare Topolino in uno di questi. La particolarità dell’opera è quella di essere facilmente riconoscibile nonostante i pochi tratti utilizzati.
“L'aspetto di Mickey è che, nonostante sia passato attraverso tanti cambiamenti di forma e associazione, è senza tempo. In un certo senso ha lo stesso significato nel 21° secolo come decenni fa. Guardavo i cartoni animati da bambino e li guardano anche i miei figli. È rilevante perché è rimasto così culturalmente radicato e ha ancora un aspetto fantastico. Il modo in cui i bambini vengono intrattenuti oggi è ovviamente cambiato in modo radicale, ma i bambini sono sempre bambini e amano le stesse cose. Mi piace che l'immagine sia così potente che bastano dodici punti di colore diverso per creare qualcosa di così immediatamente riconoscibile.” - Damien Hirst
Mr. Brainwash: Mickey & Minnie (2018)
Nel 2018 è il turno dello street artist francese Mr. Brainwash di realizzare Mickey & Minnie un’opera in cui il personaggio, quasi centenario, viene dipinto con la sua inconfondibile e dolce metà, ovvero Minnie.
I due protagonisti sono avvolti da un enorme cuore rosso e condensano la poetica dell’artista volta a infondere la sua passione imperitura per i colori, per la vita e per il prossimo; il personaggio stesso di Topolino incarna il motto iconico dello street-artist ovvero “Life is Beautiful” (la Vita è Bella).
Attraverso la figura di Mickey e Minnie Mouse, Mr. Brainwash attinge a motivi tipici e familiari che caratterizzano il movimento della Pop Art, reinterpretandoli e rendendoli contemporanei all'interno delle sue opere.
Giuliano Grittini: Mickey Dollars (2019)
Tra le rappresentazioni più recenti che vedono Mickey Mouse come protagonista di un’opera d’arte troviamo l’opera di Giuliano Grittini del 2019 intitolata Mickey Dollars.
Nell’opera unica dell’artista italiano, viene rappresentato il primo piano di Mickey Mouse mentre tiene in mano una banconota da 500 euro. La rappresentazione classica e senza tempo del personaggio si pone in contrasto con lo sfondo azzurro e ricco di simboli del dollaro, il cui stile e colori richiamano l’opera di Andy Warhol in cui la valuta era la protagonista della tela.
Grazie all’uso della tecnica della “cracker art”, Grittini ripropone immagini già note al pubblico e attraverso ritagli, collage e inserti luminosi e glitterati mostra allo spettatore la propria visione di Topolino.