di Deodato Salafia
A distanza di pochi giorni dalla mia pubblicazione "NFT per Spiaggiati" mi ritrovo a dover purtroppo riscrivere su un delirio comune che sta portando ad una situazione imbarazzante, ovvero quella nella quale i veri pionieri sono stati travolti da una banda di briganti, ma la cosa incredibile è che la stampa mainstream e le case d'asta, non dicano cosa stia avvenendo.
Ricordiamolo, un NFT è una tecnologia informatica distribuita (cioè che non dipende da alcuna istituzione centralizzata) per certificare un qualche cosa, di norma nell'arte, un certificato di proprietà. È nata per facilitare l'assegnazione di proprietà di file, come le immagini digitali, che essendo copiabili per natura, non sarebbero facilmente assegnabili ad un solo proprietario.
Quindi la caratteristica principale di un NFT è che deve identificare un bene (di norma digitale), deve essere conservato in una struttura distribuita (di norma una blockchain) e deve essere scambiabile o vendibile, come ogni altra cosa al mondo (eccetto, forse, la nostra anima).
La maggior parte delle piattaforme che conoscete violano queste regole. Intanto chiariamo che il bene, ovvero l'immagine in questione, non è su sistema distribuito, il bene che acquistate sta sempre su un database centralizzato, quindi se si "cuoce" ciao bene (ci sono rare eccezioni a questo che cito nel mio e-book). Secondo, molti operatori, tra poco parleremo di Crypto.com per citare uno dei più rinomati, NON permettono di far uscire in alcun modo il bene o il certificato dai propri server. Sì, hai capito bene, ti dicono che vendono un NFT, ma non lo è per nulla, se brucia Crypto.com ciao non solo al bene, ciao anche al certificato. Una bella presa in giro. Ma situazioni pasticciate ci sono anche su Opensea. Non ho ancora analizzate a fondo le altre piattaforme, certo ricordati che se chiudono... saluta pure il tuo bene, questo vale per tutte.
Cosa è accaduto con Crypto.com pochi giorni fa dalla data di questo articolo? "Drop" di NFT (un drop è una vendita, nulla di più), alcuni a prezzo fisso, alcuni ad asta. Un mio amico compra un NFT (lo chiamo NFT ma non lo era per nulla) ad un prezzo fisso, 750usd, oltre commissioni. Il giorno dopo viene da me tutto felice, ma quando gli ho detto "bene, ti faccio un bonifico di 1000 me lo puoi inviare al mio wallet?" (immaginavo che non avrebbe potuto farlo) lui ci prova, non ci riesce, e scrive in chat a Crypto.com che come risposta gli dice "We are sorry, you can only sell it inside Crypto.com". Ok, avete capito? 750usd messi su un'immagine di un sito web che non potrà mai uscire ufficialmente da quel sito web, alla faccia della decentralizzazione!
Ma questo è nulla. Un altro mio amico punta su un'opera più costosa, in asta, sempre su Crypto.com. Batte 14.000 usd, manda circa 6 ETH (moneta principale per gli NFT), il sistema chiede 80 usd per poter solo effettuare il bid; dopo 60 secondi il sistema risponde che il bid non è accettato per problemi tecnici. Bene, uno si immagina di ricevere indietro i 6 ETH, compresi degli 80 usd... ebbene no. Il sistema manda indientro circa 14.000 USD in CRO (il CRO è una moneta proprietaria di Crypto.com, diciamo come se io facessi il DEO, moneta di Deodato, fantastico!) e gli chiede 40usd per poter avere indietro i soldi. Allora ripeto, il poveretto manda ETH, paga 80 usd per il bid, riceve indietro carta straccia e per riceverla deve pagare altri 40usd: Charles Ponzi a confronto è uno stagista. Non è finita. Cosa può fare il mio amico con i CRO? L'unico modo per usarli è ripuntare, ma siccome sono diminuiti di valore ripunta tutti i CRO, che sono diventati circa 13.500 usd, e lo fa subito; questa volta il bid viene preso, altri 80 usd fumati. La mattina dopo lo richiamo, era disperato. Il bid della sera prima era stato superato di 1000 usd, il sistema gli dice che può ricevere indietro i suoi soldi, altri 40usd bruciati, questa volta riceve una terza criptovaluta, chiamata USDC. Per convertire USDC in ETH ci perde un altro 8%, insomma, circa 1200 usd persi per solo provare a biddare su una immagine che non uscirà mai dal database di Crypto.com. Ecco perché da ora in poi gli NFT li chiamerò N(on) F(o)T(tetemi).
PS: la storia continua in modo ancora più catastrofico... ma non ve la dico per privacy e poi vi assicuro: non ci credereste!
Allora, il mondo è pieno di teorie fantastiche, le ha raccontate Gesù, Marx, Karl Schwarzschild, per citarne tre, ma prima di raggiungere il paradiso, il socialismo perfetto o un buco nero... serve trovare una via da percorrere: illuminarsi è sapere che c'è una soluzione che invero porta a cercare la via ad essa, non è abbracciare la prima fesseria che si incontra. Quindi... valutate di non essere precipitosi, la blockchain è arte... ed anche il modo con cui molti avventurieri distratti (truffatori?) la usano, è accaduto al cristianesimo, alle teorie politiche e anche alle scoperte della fisica!