Che arte e moda siano sempre state legate è cosa risaputa, ma cosa accade quando il progetto dell’artista Pop più famoso al mondo si lega ad uno dei brand più amati dai giovani?
Lo stilista Tommy Hilfiger ha infatti annunciato per l’11 settembre 2022 un’esperienza ispirata alla Factory di Andy Warhol catapultata ai giorni nostri con uno spettacolo che celebrerà il ritorno del designer sulle passerelle della New York Fashion Week.
Si tratta di uno show “see now-buy now” presso lo Skyline drive-in di Brooklyn che sarà trasmesso anche in live-streaming su Tommy play su Roblox. Novità straordinaria dello show è la possibilità di fruire l’evento e le nuove collezioni presentate per l’occasione contemporaneamente sia nel metaverso che all’evento fisico.
“Il fascino di Andy per la cultura pop ha sempre catturato il cuore e lo spirito della società americana. La sua capacità di connettersi con ciò che era rilevante non ha mai smesso di ispirarmi. New York è il luogo in cui Warhol ha riunito moda, arte, musica e intrattenimento quando ho iniziato a lavorare nel settore” - Tommy Hilfiger
Al centro del progetto c’è lo scontro tra culture attraverso il quale il designer ha deciso di far dialogare il futuro con il passato, il classico e il moderno, sia grazie all’innovazione del progetto che ha radici ed è ispirato a quello di Andy Warhol degli anni ’60 sia grazie alla presenza di volti come la top model Kate Moss e la figlia Lila Moss.
Oltre alla presenza di grandi nomi della moda, importante è anche la presenza dello street artist contemporaneo Mr. Brainwash, il quale parteciperà al progetto rendendo omaggio alle origini artistiche di Andy Warhol.
L’ispirazione da Andy Warhol: The Factory
Quinto piano del 231 East 47th Street, a Midtown Manhattan era l’indirizzo dell’iconica Factory del Pop Artist Andy Warhol. Luogo chiave della New York degli anni 60, ma anche del ventennio successivo, la Factory era un importante luogo di ritrovo per artisti, cantanti e scrittori.
Era qui che confluivano gli artisti che hanno contribuito alla rivoluzione culturale americana del periodo, tra questi non manca lo stilista e designer Tommy Hilfiger che frequentò lo studio e l’artista americano tra gli anni 70 e 80.
"Non era chiamato la Fabbrica senza motivo. Era qui che la linea di assemblaggio delle serigrafie aveva luogo; e mentre una persona produceva una serigrafia, qualcun altro poteva girare un provino. Ogni giorno si faceva qualcosa di nuovo" - John Cale
Velvet underground, Jim Morrison, Mick Jagger, Bob Dylan, David Bowie, Jean-Michel Basquiat sono solo alcuni dei nomi che frequentarono lo studio.
È su questa scia che lo stilist ha deciso di realizzare la Tommy Factory rendendo omaggio all’iconico studio newyorkese di Andy Warhol con un evento che ospiterà installazioni ispirate alla cultura pop in uno spazio phygital - ovvero “physical plus digital”, l'universo fisico insieme a quello digitale - e che vedrà protagonisti numerosi modelli e ospiti.
“Tommy Factory non è uno spazio fisico, ma uno stato mentale” - Tommy Hilfiger